Il governo americano sta pensando a cosa fare con l’aeroporto di Newark

Negli ultimi giorni, l’aeroporto internazionale Newark Liberty ha registrato una serie di interruzioni tecniche e problemi di personale che hanno provocato ritardi, cancellazioni e disagi per migliaia di passeggeri. La situazione è diventata oggetto di preoccupazione a livello nazionale, tanto che il Segretario ai Trasporti Sean Duffy è intervenuto pubblicamente per lanciare un avvertimento: disservizi simili potrebbero verificarsi anche in altri scali statunitensi con l’arrivo dell’estate e del conseguente aumento del traffico aereo.

Duffy ha spiegato che la fragilità del sistema attuale è dovuta a infrastrutture obsolete e a una cronica mancanza di investimenti. «Quello che vediamo a Newark accadrà anche altrove nel Paese» ha dichiarato in un’intervista alla NBC, aggiungendo che è necessario un intervento urgente. Il Segretario ha annunciato per mercoledì un incontro a Washington con i vertici delle principali compagnie aeree per discutere un possibile piano di riduzione dei voli sull’aeroporto di Newark, anche se al momento non è chiaro in quale misura.

I problemi più recenti sono legati a blackout temporanei nei sistemi radar e di comunicazione tra i controllori di volo e i piloti. Venerdì scorso, una breve interruzione del radar ha interessato un centro di controllo che gestisce i voli diretti a Newark, mentre domenica mattina un guasto simile ha imposto uno stop a terra di circa 45 minuti. Secondo la Federal Aviation Administration (FAA), l’ultimo episodio è stato causato da un problema di telecomunicazioni in una struttura di Filadelfia. Le operazioni sono tornate alla normalità solo verso le 10:50 del mattino.

La FAA ha attribuito l’ondata di ritardi e cancellazioni a una combinazione di guasti tecnici e carenza di personale, in particolare di controllori di volo. Domenica, i voli in arrivo a Newark hanno subito ritardi medi di oltre due ore e mezza. La situazione si era già presentata ad aprile, quando un’interruzione dei sistemi di comunicazione aveva bloccato per ore i voli, con ripercussioni anche nei giorni successivi.

Duffy ha affermato che «il nostro spazio aereo è il più sicuro» e ha voluto rassicurare i passeggeri, precisando che lui stesso e la sua famiglia viaggiano spesso attraverso l’aeroporto di Newark. Ha però sottolineato che la rete nazionale soffre da tempo di carenze strutturali e ha accusato il Congresso di non aver dato priorità agli investimenti per l’ammodernamento del sistema. Tra le misure proposte, il Segretario ha parlato della digitalizzazione dei dati di volo, del miglioramento dei sistemi radio e dell’estensione dell’età pensionabile dei controllori di volo da 56 a 61 anni.

Nel frattempo, l’amministrazione Trump ha tagliato circa 400 dipendenti in prova della FAA, principalmente a seguito della riduzione del personale imposta da Elon Musk in numerose agenzie federali. Duffy ha però escluso che questi tagli abbiano avuto un impatto diretto sui disagi di Newark, specificando che nessuna posizione legata alla sicurezza o al controllo del traffico aereo è stata eliminata e che molti dei lavoratori licenziati sono già stati reintegrati.

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