Ieri 21 maggio 2025, due membri dello staff dell’ambasciata israeliana sono stati uccisi a colpi d’arma da fuoco nei pressi del Capital Jewish Museum, durante un evento organizzato dall’American Jewish Committee. Le vittime, Yaron Lischinsky, 28 anni, cittadino israeliano e membro del dipartimento politico dell’ambasciata, e Sarah Milgrim, cittadina americana impegnata nella diplomazia pubblica, erano una coppia nella vita privata e stavano pianificando il loro fidanzamento a Gerusalemme la settimana successiva.
L’attacco davanti al Capital Jewish Museum
L’assalitore, identificato come Elias Rodriguez, 30 anni, originario di Chicago, è stato arrestato sul posto dalla sicurezza dell’evento. Secondo testimoni, durante l’arresto avrebbe gridato “Free, free Palestine!”
L’attacco ha suscitato una forte condanna da parte delle autorità israeliane e statunitensi. Il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha definito l’episodio un “atto di terrorismo antisemita”, mentre l’ambasciatore israeliano alle Nazioni Unite, Danny Danon, ha dichiarato che “colpire la comunità ebraica è una linea rossa che non deve essere superata”.
Negli Stati Uniti, la Segretaria alla Sicurezza Interna Kristi Noem e la Procuratrice Generale Pam Bondi hanno promesso un’indagine approfondita, con il coinvolgimento dell’FBI. Il Presidente Donald Trump ha condannato l’attacco, definendolo “un atto di antisemitismo che deve finire immediatamente”.
Il Capital Jewish Museum, situato nel cuore di Washington, D.C., aveva recentemente ricevuto fondi per migliorare la sicurezza, in risposta a crescenti preoccupazioni legate all’aumento dell’antisemitismo.
L’evento rientra nella scia di attacchi, da una parte e dall’altra, legati al conflitto israelo-palestinese.
Le indagini sono in corso per determinare le motivazioni dell’assalitore e valutare eventuali legami con gruppi estremisti. Le autorità invitano chiunque abbia informazioni a contattare l’FBI.
La comunità internazionale osserva con preoccupazione l’evolversi della situazione, sottolineando l’importanza di garantire la sicurezza dei diplomatici e di contrastare ogni forma di odio e discriminazione.