Un uomo di 46 anni è stato formalmente accusato per la morte di John Sheldon, 38 anni, accoltellato venerdì scorso su un treno della linea 5 della metropolitana di New York. Secondo quanto riferito dalla polizia, l’aggressione è avvenuta durante l’ora di punta del mattino, dopo una lite tra i due uomini, innescata — secondo una prima ricostruzione — da un banale pestaggio di scarpe.
L’aggressore, identificato come Luis Jose-Duarte, è stato arrestato mercoledì, cinque giorni dopo l’episodio, e accusato di omicidio colposo. La sera stessa si è dichiarato non colpevole davanti al giudice. La polizia ha spiegato che la situazione sarebbe degenerata mentre il treno si avvicinava alla stazione di Brooklyn Bridge-City Hall, a Manhattan. Secondo la denuncia penale, Sheldon — inizialmente seduto — si è alzato per affrontare Jose-Duarte, che lo ha colpito al petto almeno una volta, probabilmente con un coltello, per poi scappare dal vagone.
Sheldon ha cercato di inseguire Jose-Duarte sulla banchina, dove la colluttazione è continuata fino a quando non è crollato a terra, ferito gravemente. Gli agenti, allertati da una chiamata al 911, sono arrivati poco dopo le 8:30 del mattino trovandolo privo di sensi con più ferite da taglio al torace. È stato trasportato d’urgenza al Bellevue Hospital, dove è stato dichiarato morto circa un’ora dopo.
Secondo il suo avvocato, Glenn Garber, Jose-Duarte è un lavoratore stabile con oltre vent’anni di esperienza nella manutenzione edilizia. «Luis è un uomo di famiglia laborioso, molto amato, e un padre devoto», ha detto Garber, aggiungendo che ha «radici profonde nella sua comunità» e che la difesa cercherà giustizia e riabilitazione per il proprio assistito.
L’episodio ha attirato particolare attenzione anche perché rappresenta il primo omicidio avvenuto quest’anno nella metropolitana di New York. Il sistema, utilizzato ogni giorno da milioni di persone, è al centro di una campagna della Metropolitan Transportation Authority per rassicurare i passeggeri sulla sicurezza dei trasporti pubblici, dopo una serie di aggressioni molto visibili negli ultimi due anni.
I dati forniti dal Dipartimento di Polizia mostrano un calo dei crimini gravi in metropolitana: nei primi tre mesi del 2025 si è registrata una diminuzione del 18% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il dato complessivo sui reati è in calo di quasi l’8% dall’inizio dell’anno, anche se nelle ultime settimane si è osservato un lieve aumento. Nonostante ciò, l’episodio ha riacceso il dibattito sull’efficacia delle misure di sicurezza adottate e sul clima di tensione percepito da molti utenti della metropolitana.
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